Come nasce Contrappunto
Se mi chiedi di partecipare ad una mostra che verte sul tema dell’amore, null’altro
mi viene in mente, se non dipingere l’AMORE.
Ho ricominciato a dipingere grazie ai miei figli, sono la mia principale
fonte di ispirazione.
Loro non vivono più nella stessa dimensione e la domanda è: si può amare
qualcuno che non è più nella nostra dimensione?
Si può comunicare con qualcuno che non ha più nulla di terreno nel suo essere?
La risposta risiede nell’anima: due anime così unite come quelle di due fratelli
gemelli, di una madre e un figlio, possono sfiorarsi anche se i corpi, fisicamente,
non possono farlo.
L’anima è forza vitale, energia, passione.
Ho rappresentato l’anima terrena e l’anima celeste, due forze uguali e contrarie che si cercano, che ribollono e spingono con tutta la loro energia, per oltrepassare i limiti di spazio e tempo, per incontrarsi e sfiorarsi in un momento sospeso, un momento magico, sacro, che si erge sopra tutto.
Il movimento, il rumore, la forza di gravità, che limita i corpi ma nulla può sullo spirito.
Tutto, nella mia opera, accompagna il fruitore in un viaggio verso il centro, verso l’Attimo Eterno in cui queste due anime si sfiorano, e forse si toccano, in un momento infinito, dove la realtà diventa sogno.
Il bordo stesso del quadro ci parla di sogno. Circonda la tela e riproduce i colori forti e le tinte decise, trasformandoli in sfumature.
Delimita lo spazio dell’Incontro, chiude al di fuori di esso il reale, per dar vita ad uno spazio in cui a nessun altro è concesso entrare.
Queste due anime suonano e risuonano nella tela, posso quasi sentire la loro sinfonia. Sono due anime che suonano in contrappunto.
Il concetto di contrappunto è descritto in modo semplice e perfetto da John Rahn, musicista e compositore statunitense.
«È difficile scrivere una bella canzone. È ancora più difficile scrivere canzoni indipendentemente belle le quali, riprodotte contemporaneamente, suonano come un tutto polifonico ancor più bello. La struttura interna creata da ognuna delle voci separatamente, deve contribuire alla struttura emergente della polifonia, che a sua volta rinforza e commenta le strutture delle voci individuali. Il modo in cui si arriva a questo è il “contrappunto”».
Contrappunto - Backstage
Giorni di lavoro condensati in poco più di 5 minuti
Colonna Sonora - Maurice Ravel Daphnis et Chloé (suite n° 2) - Lever du jour
Contrappunto - Galleria